Per lavoro o per passione, i colori acrilici sono gli elementi preferiti dalla maggior parte dei pittori grazie alla loro incredibile versatilità. Basta, infatti, diluirli per ottenere un effetto di pittura differente oppure utilizzarli puri per realizzare capolavori brillanti e corposi.

Gli acrilici sono dei colori a base di resina acrilica, un materiale sintetico la cui particolarità è quella di garantire un’asciugatura rapida, brillantezza ed elasticità.

Così come le tempere e gli acquerelli, anche gli acrilici sono a base acquosa ma, a differenza degli altri, contengono una percentuale maggiore di agenti leganti, che gli conferisce una particolare struttura elastica e ne semplifica la stesura. Non è obbligatorio diluire la vernice acrilica e ciò dipende dalle esigenze del pittore e da che tono vuole dare alla propria pittura.

Come diluire i colori acrilici?

Diluire i colori acrilici è molto semplice ed economico. I metodi più utilizzati sono due: con acqua e con diluente specifico.

Non esiste una regola ben precisa che ci indichi un rapporto specifico ma, in base al tipo di pittura che si vuole ottenere, si può utilizzare una dose variabile di acqua.

Generalmente, per una pittura ricca ma facile da stendere, è consigliabile utilizzare tra il 20% e il 30% di acqua rispetto al colore. Se invece si vuole ottenere un effetto simile all’acquerello, la quantità d’acqua da utilizzare sarà circa il 50%-60%.

È importante non superare questa percentuale. Se si utilizza troppa acqua si rischia di ridurre al minimo l’aderenza del colore, che si staccherebbe dalla superficie una volta asciutto.

I diluenti per acrilici permettono di ottenere una diluizione più controllata e di evitare che i colori asciughino troppo in fretta. È importante rispettare le istruzioni specifiche di ogni diluente, anche se, in genere, il rapporto tra colore e diluente è di 1:1.

Per approfondire l’argomento vedi:

  • https://comefare.donnamoderna.com/come-dipingere-un-quadro-18024.html
  • https://it.wikipedia.org/wiki/Pittura_acrilica