Spesso siamo portati a pensare che la formazione del personale aziendale avvenga sempre grazie a docenti interni, ma non è sempre così.
Ci sono alcuni casi, infatti, in cui ciò non è possibile, con le aziende che sono costrette a ricorrere ai cosiddetti formatori esterni.
In questo articolo scopriremo i motivi di questa scelta e i vantaggi che ne possono derivare.
Perché è importante la formazione aziendale
L’importanza della formazione nell’ambito aziendale non può essere sottovalutata.
Il successo delle attività lavorative dipende in gran parte dalle competenze del personale impiegato, che possono essere potenziate, consolidate e ampliate attraverso un programma di formazione ben strutturato.
Solitamente si tende ad associare la formazione esclusivamente all’ambito scolastico.
Tuttavia, a causa dell’aumento della competitività tra le aziende e della crescente complessità delle conoscenze e delle metodologie lavorative (soprattutto per quanto riguarda la robotica), la formazione diventa un elemento cruciale per il successo aziendale.
Quando affidare la formazione a un ente esterno
Scopriamo insieme quali sono le circostanze che rendono necessario l’aiuto di un professionista esterno per formare le nuove leve assunte da un’azienda.
Capacità di insegnamento
Non sempre chi svolge un lavoro da anni, è capace di trasmettere in modo efficace il proprio sapere ai nuovi colleghi. Chi insegna un mestiere deve possedere alcune competenze ben precise che è possibile coltivare solo nel tempo e che non si possono improvvisare.
Il formatore, oltre a dover conoscere in maniera approfondita la materia e gli argomenti da trattare, deve avere esperienza nel mondo dell’insegnamento e aver dimestichezza con le tecniche di formazione.
Come si può intuire, le risorse interne possiedono solitamente una grande conoscenza dei processi industriali, ma non sempre hanno confidenza con l’insegnamento e le tecniche di esposizione orale.
Mancanza di risorse umane
A volte le aziende possono decidere di rivolgersi a formatori esterni anche in presenza di dipendenti interni in grado di istruire i nuovi arrivati.
Ciò avviene soprattutto in aziende che hanno un numero esiguo di dipendenti, e per le quali è poco proficuo sottrarre una risorsa dal suo lavoro abituale per impiegarla nella formazione del personale.
In alcuni contesti, spostare i lavoratori più esperti dai processi produttivi per formare i nuovi assunti potrebbe significare avere meno produttività e competitività.
Può succedere anche che le aziende decidano di rivolgersi a formatori esterni perché ci sono troppi nuovi dipendenti da formare o dipendenti in organico da aggiornare. Ciò per non sovraccaricare di lavoro il formatore interno e per rendere più efficace la formazione.
Inoltre, può verificarsi anche il caso in cui non ci siano all’interno dell’azienda dipendenti con un livello di esperienza sufficiente per formare i nuovi profili. In questo caso, la soluzione è contattare Dikton per organizzare percorsi formativi basati sul mentorship.
I vantaggi di un formatore esterno
Al netto delle possibili motivazioni, ci sono numerosi vantaggi nell’affidare i corsi di formazione a un’entità esterna.
È innegabile, infatti, che collaborare con un formatore esterno significa entrare in contatto con un punto di vista diverso ed è motivo di crescita per tutti.
Il formatore, grazie alla sua esperienza, può apportare miglioramenti all’interno dell’azienda e portare una ventata di aria fresca nell’ambiente di lavoro.
Un altro vantaggio è che delegando esternamente la formazione su materie delicate come può essere la cybersecurity, l’azienda può concentrarsi maggiormente su altri aspetti come la produttività o la sicurezza sul lavoro.