La toga ha attraversato i secoli ed è rimasta affascinante donando a coloro che la indossano un forte potere. Ma conosciamo meglio da vicino la sua simbologia e come è fatta, nei dettagli: ecco tutto quello che ancora non sapete.
Simbologia della toga degli avvocati
Impossibile non rimanere affascinati dalla toga che rappresenta lo svolgimento e l’appartenenza alle professioni di tipo giudiziario. Giudici e avvocati la indossano quando sono in un’aula di tribunale, durante le udienze pubbliche anche per distinguere le varie figure.
Ma questo tipo di abbigliamento non deve essere visto solo come un semplice simbolo ma anche come un qualcosa che nei secoli ha assorbito un grande significato, non per nulla durante le udienze è obbligatoria. In pochi lo sanno ma se un avvocato o giudice non la indossa, sono previste sanzioni disciplinari severe: la sua lunga storia forse risponderà a tante domande in merito alla toga e al suo uso.
Per comprendere la sua storia però bisogna fare un piccolo passo indietro nel tempo, durante il periodo Romano. I cittadini romani di sesso maschile che rivestivano delle funzioni pubbliche di rilievo, indossavano questo drappo che nascondeva la tunica: era un monospalla bianco che veniva passato sotto l’ascella destra per essere annodato sulla spalla sinistra.
Era sicuramente un elemento chiave che consentiva di distinguere loro dal resto di tutta la popolazione. Abbiamo indicato il colore bianco predominante che era dedicato a chi partecipava come candidato alle elezioni. Ma se aveva un orlo color porpora allora indicava i senatori e magistrati con funzioni di grande importanza. Non mancano i colori del grigio e marrone ma solo per i giorni di lutto, escludendo il nero che compare poi nel Medioevo restando sino ai giorni nostri.
In quel periodo la toga contraddistingue professori, medici e avvocati che dovevano distinguersi dalla società comune. Ma nessuno deve pensare alla toga solo come un mantello qualsiasi, bensì ad un simbolo di importanza e rigore per gli avvocati.
Per la popolazione questo abbigliamento è sinonimo di difesa, dignità, libertà e prestigio. Nei secoli è rimasta invariata la posizione che chi indossa la toga rivesta un ruolo che ma dovrà essere messo in secondo piano.
Nel momento in cui un avvocato la indossa davanti al giudice in tribunale, sta prendendo atto del fatto che difende giustizia e verità. Questo simbolo oggi come ieri è ancora fondamentale nonché prestigioso, consentendo di distinguere tutti i soggetti che operano all’interno di un’aula di giustizia.
Come è fatta una toga?
Le aziende specializzate nella produzione e vendita di toghe sanno bene che questo tipo di vestiario possiede dei particolari unici. Prima di tutto non può avere dei tratti fantasiosi e di certo non viene personalizzata (anche se è consentito ricamare al suo interno il nome dell’avvocato).
Nel 1865 il Regio Decreto ha sancito che la divisa del procuratore e dell’avvocato è una toga nera in lana, con bottoni sul davanti e maniche orlate con un gallone di materiale in velluto, sempre nero. Non manca un collare con particolari riconoscibili e nappe in seta rigorosamente nere.
La toga inoltre dispone di una cordoniera che ha una nuance differente a seconda del tipo di magistratura di appartenenza: seta nera e oro per chi opera nella Cassazione – seta nera e argento per chi opera nel Consiglio di Stato.